Uno degli sviluppi più inquietanti della modernità è stata la sofisticatezza delle scommesse finanziarie. Fino a pochi anni fa pochissime persone, sia fra la gente che fra gli intellettuali, avevano mai sentito parlare di ‘derivati’. Si tratta di prodotti finanziari il cui valore deriva da qualcos’altro: può essere un evento politico, o finanziario o pesino naturale che determina il valore finale di questi prodotti, oppure movimenti di azioni, titoli o risorse ecc. Sono operazioni rischiose che possono essere gestite con successo solo da investitori di professione. Soprattutto, sono il prodotto di costrutti matematici complicatissimi, inventati dai migliori talenti matematici delle università. Chiunque altro trova difficilissimo capire qualcosa in questi labirinti finanziari, persino i manager che li commissionano.
Il governatore della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, è agli atti per aver detto che non ne capisce nulla: “Stiamo cercando di capire cosa sta succedendo, ma è una sfida pazzesca”, dichiarò. Il prestigioso Financial Times mise assieme un team di specialisti guidato da Gillian Tet che sgobbò per un anno prima di cominciare a comprenderli.
I loro nomi sono ugualmente astrusi: Credit Default Swaps, Credit Default Obligations, Banner Swapping, Over the Counter contracts, e altri. Ma quello che ci preoccupa qui è di svelare come questi derivati stiano aiutando le elite ad estrarre immensi profitti dalla rovina di intere nazioni. Come si è visto queste nazioni possono essere spinte in una spirale di guai economici che avvantaggiano i Neomercantilisti. Uno degli elementi centrali della Spirale della Deflazione Economica Imposta è il panico dei mercati per il debito pubblico degli Stati, che si scatena soprattutto quando le agenzie di rating mostrano nervosismo nei confronti della possibilità di certi governi di onorare i propri titoli di Stato. Se questo nervosismo non cala rapidamente, i debiti nazionali vengono inchiodati al muro e il plotone d’esecuzione dei soliti noti non avranno pietà. A questo punto gli speculatori – singoli, Hedge Funds o istituti finanziari privati – scateneranno un’ondata di scommesse contro quei debiti instabili usando proprio i derivati. Le scommesse, si badi bene, saranno quasi tutte truccate e gli frutteranno fortune. Ecco alcuni casi semplificati per capire come funzionano.
Esempio 1. La Grecia è sull’orlo del baratro. Il suo debito nazionale è sotto il fuoco nemico, gli interessi che paga per convincere gli investitori a comprare i suoi titoli di Stato sono altissimi. Naturalmente nel momento in cui i suoi tassi si alzano, il valore dei suoi titoli crolla. Questo è il momento giusto per gli speculatori di piazzare le loro scommesse coi derivati contro il debito greco. La loro scommessa è che il debito crollerà di valore ancor più. Prendono in prestito una porzione di debito greco del valore di (es.) 500; lo rivendono immediatamente per quel valore e intascano 500. Poi aspettano per vedere se la loro predizione sul calo del valore del debito si avvera, e immaginiamo che accada (per ragioni che chiarisco fra poco); a quel punto gli speculatori ricomprano la stessa porzione di debito greco che ora vale solo 400, e lo restituiscono. Hanno incassato 100, puliti. (tenete in considerazione che quando parlo di queste cifre semplificate mi riferisco a milioni di Euro o miliardi)
Esempio 2. Siamo sempre in Grecia. Uno speculatore fa un patto con un altro: gli venderà alla fine del mese una porzione di debito greco del valore di 500. L’altro si impegna a comprare quel debito per 500. Il primo speculatore in realtà non possiede alcun debito greco, ma scommette che esso calerà di valore prima della fine di quel periodo. L’altro invece scommette nella direzione opposta, cioè che il valore del debito si alzerà. Quindi, se il debito si deprezza, il primo uomo vince: alla fine del mese comprerà quella porzione per (es.) 400 e lo potrà vendere all’altro per la cifra concordata di 500. Ci guadagna 100. Nel caso contrario, se il debito invece si alza di valore, l’altro vince: comprerà la porzione per i concordati 500 mentre ora vale (ad es.) 600.
Esempio 3. Necessita di una breve spiegazione. Nel mondo della finanza internazionale ci sono delle specie di polizze assicurative che un investitore può acquistare per proteggersi da eventuali perdite o scommesse sbagliate. Si chiamano Credit Default Swaps (CDS). Se l’investitore scommette su qualcosa di molto rischioso, l’assicuratore alzerà il prezzo della polizza CDS. Quindi nel mondo dei mercati finanziari il prezzo in rialzo di questi CDS segnala che un investimento è rischioso o instabile. I CDS vengono venduti anche per proteggere chi possiede un pezzo di debito sovrano (titoli) contro la possibilità che esso si deprezzi a causa del giudizio negativo delle agenzie di rating. Ok, torniamo in Grecia. Un gruppo di speculatori compra molte polizze CDS contro il deprezzamento del debito greco, mentre scommettono proprio che il deprezzamento accadrà davvero. Possono fare questo anche se non posseggono alcun titoli di debito, come dire che uno si assicura su una casa che non è sua. Ma attenzione alla sequenza: l’acquisto di molti CDS sul debito greco ne alza il prezzo, e siccome il loro prezzo in rialzo segnala che l’oggetto assicurato è rischioso e instabile, i mercati penseranno che il debito greco è a rischio di instabilità. In risposta a questo allarme, le agenzie di rating declasseranno il debito di Atene, e per l’effetto domino il prezzo dei CDS sulla Grecia considerata ora rischiosissima salirà ancora, e gli speculatori, che ne avevano acquistati molti, li possono rivendere con profitto.
Tutte queste scommesse si chiamano fare “shorting”. E sono tutte e tre truccate. Ecco perché: in tutti gli esempi il fattore cruciale nella vittoria delle scommesse è che il debito si deprezzi, perda valore. Sappiamo da quanto detto in precedenza che le ricette Neoclassiche, Neomercantili e Neoliberiste che vengono sempre applicate alle economie nei guai sono specificamente studiate per spedirle dritte nella Spirale della Deflazione Economica Imposta. Quando questo succede, i debiti nazionali appariranno sempre più instabili e di sicuro perderanno di valore con le bocciature delle agenzie di rating. Per cui gli speculatori scommettono su qualcosa che è quasi garantito che accada, mentre i loro ‘amici’ al Fondo Monetario Internazionale e alle agenzie di rating gli spianano la strada. E’ come scommettere che le tue finestre andranno in pezzi perché so che un mio amico stanotte gli tirerà le pietre.
[tratto dal saggio “Il più Grande Crimine” di Paolo Barnard]
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